19 May 2014

Flash news - JOHN (GALLIANO) IS BACK!

From May 22nd John Galliano will be the art director of the Russian cosmetics retailer L'Etoile, founded in 1997 with over 750 stores and a distribution of more than 150 brands, including, ironically, Christian Dior.

Dal 22 maggio John Galliano sarà il direttore artistico del retailer L'Etoile, colosso russo di prodotti cosmetici nato nel 1997 che conta oltre 750 negozi e una distribuzione di più di 150 marchi, tra i quali, ironia della sorte, primeggia Dior.

John Galliano is back for L'Etoile
Home page del sito L'Etoile


The news launched by the Kommersant announces the arrival in Russia of the former art director of Christian Dior fired in 2011 due to his arrest for anti-Semitic insults while he was drunk in a bar in Paris.
After attempting a sort of mediatic-rehab working as a stylist for Oscar de la Renta just a few seasons ago, he disappeared again as a victim of a damnatio memoriae that in the fashion world is hard to die. No matter how talented you are, nor if you have been able to increase the sales volume of a brand for 15 years, if the fashion world excludes you (especially for ethical reasons), you're out forever.
Apparently Russia doesn't live the moral and ethical issues related to racism in the same way of the Western world and (like it or not) it seems one of the main reason why John Galliano can come back on the fashion scene. Certainly, at the moment, he won't deal with the clothes, but we must remember that the creativity of a genius has no limits and when you are in a country where the formula for success contains the words luxury, opulence and magnificence, maybe won't be so difficult.


La notizia, lanciata dal quotidiano Kommersant annuncia così l'arrivo in Russia dell'ex direttore artistico della maison Christian Dior, licenziato in tronco nel 2011 in seguito al suo arresto per insulti antisemiti contro una coppia in un locale a Parigi.
Galliano, Dopo aver tentato una sorta di riabilitazione mediatica collaborando nell'ufficio stile di Oscar de La Renta in qualità di stylist giusto qualche stagione fa, è sparito nuovamente nel nulla vittima di una damnatio memoriae che nella moda è dura a morire. Non importa quanto talento abbia, non importa se sei stato in grado di far aumentare i capitali e il nome di un marchio in caduta libera, se il mondo della moda ti esclude (peggio ancora se per motivi etici) sei fuori per sempre.
A quanto pare la Russia non vive i problemi etico-morali legati al razzismo allo stesso modo del mondo occidentale e, piaccia o non piaccia, questo sembra essere uno dei principali motivi con cui grazie ad un presunto contratto stellare John Galliano ritorna sulle scene. Certo non si occuperà più di vestiti, ma dobbiamo ricordarci che la creatività di un genio non ha limiti e quando ti trovi in un paese in cui la formula del successo trova piena concretizzazione nella triade lusso-sfarzo-opulenza, forse non sarà proprio un grande sacrificio.

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Note: As already written in the past, once again I repeat that as far as reprehensible have been the Galliano's anti-Semitic insults, I believe that part of the responsibility for the whole affaire can be attributed to the Dior fashion house itself, that has left alone its creative director twice: leaving him drunk as an homeless in Paris and firing him immediately. If you care about your image, as a company, you must take care of your team preventing regrettable situations, especially if your team increases your sales volume with mind-boggling incomes.

Note a margine: Come già espresso in passato, ancora una volta ribadisco che per quanto gravi e condannabili siano stati gli insulti antisemiti da cui è scoppiato tutto l'affaire Galliano, ritengo che gran parte della colpa sia da attribuire alla stessa maison Dior che ha lasciato solo il suo direttore creativo (lasciando che girasse ubriaco per Parigi come un barbone qualunque) e licenziandolo in tronco. Se hai a cuore la tua immagine, in quanto azienda, devi avere a cuore anche il tuo team, soprattutto se ti porta incassi da capogiro.

Alessandro Masetti - The Fashion Commentator