02 September 2013

Dolce and Gabbana - A story of Art, Fashion and Mysticism

The dichotomous relationship between Art and Fashion is one of the hot topics which always heats the fashion lovers. In one side there are the intransigent ones who can't tolerate even the proximity of the two words, on the other hand there are those who want to "elevate" Fashion to the Art status.
We can surely consider Domenico Dolce and Stefano Gabbana among the fashion designers who periodically rekindle this sort of debate: their collections are an interesting hybrid between costume, high-fashion, street-style and artistic masterpieces. From season to season they leave the fashion journalists speechless: everybody is charmed by their prints inspired to the stereotypical Sicilian folk traditions, declined on hieratic tailored dresses. Every show is a surprise and each theme is interpreted in multiple ways with ubiquitous references to figurative art.

Uno degli argomenti che da sempre accende gli animi dei cultori della Moda riguarda il rapporto dicotomico che intercorre tra questa e l'Arte. Se da una parte si schierano esponenti intransigenti che non tollerano nemmeno la vicinanza dei due termini, altrettanti contendenti sembrano battersi per "elevare" la Moda allo status di Arte, riconoscendole quindi una posizione di svantaggio rispetto a quest'ultima (frutto di un pregiudizio collettivo all'italiana che considera la moda frivola e non una delle voci principali del PIL nazionale). Tra le collezioni che periodicamente riaccendono questa sorta di dibattito si inseriscono sicuramente quelle di Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Le loro creazioni sono un interessante ibrido in bilico tra costume, alta moda, street-style e capolavori artistici. Di stagione in stagione lasciano con il fiato sospeso la stampa mondiale: non c'è giornalista che non subisca il fascino degli stampati ispirati ai temi stereotipati della tradizione popolare siciliana, declinati su ieratici abiti sartoriali dalla vestibilità rilassata. Ogni sfilata è una sorpresa in cui il tema scelto viene interpretato in molteplici chiavi di lettura con onnipresenti riferimenti all'arte figurativa.


Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Arcangelo (Abside Duomo di Cefalù)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Arcangelo (Abside, Duomo di Cefalù) 

The fall winter 2013 women's collection is the most recent example which demonstrates the importance of artistic influences on the work of the Italian designer duo. In a long parade ( the Dolce & Gabbana shows are among the longest for duration, with at least 70 outfits ) with Nino Rota's soundtrack, the two designers have given the three-dimension to the Sicilian-Norman mosaics of the Monreale Cathedral, the Cefalù Cathedral and the Church of the Martorana in Palermo.
The collection is dedicated to St. Agatha, so, the mosaic of Virgin Mary in the apse of the Cefalù Cathedral has been transformed in the portrait of St. Agatha, the protector of the city of Catania just by adding a crown. The coronation of Roger II, the Archangel Gabriel, William II dedicating the Monreale Cathedral to Our Lady, and all the portraits of the Norman kings have new colors now, and they also shine at every step thanks to golden paillettes and crystal appliqués entirely hand-sewn by skilled seamstresses.

L'esempio recente che testimonia maggiormente l'influenza artistica sull'attività del duo stilistico italiano è la collezione femminile autunno inverno 2013. In una lunga sfilata (le sfilate Dolce&Gabbana sono tra le più lunghe per durata, con almeno 70 uscite) con le note di Nino Rota in sottofondo, i due designer hanno animato la passerella conferendo tridimensionalità ai mosaici siculo-normanni del Duomo di Monreale, del Duomo di Cefalù e della Chiesa della Martorana di Palermo. L'incoronazione di Ruggero II, l'Arcangelo Gabriele, Guglielmo II che dedica alla Madonna il Duomo di Monreale e tutti i ritratti dei Re Normanni che si sono succeduti durante la dominazione siciliana, assumono nuove colorazioni e brillano ad ogni passo grazie a tessere dorate e applicazioni di cristalli cucite interamente a mano da abili sarte.
La collezione è dedicata a Sant'Agata e con le dovute modifiche iconografiche del caso, la Maria Vergine sull'abside del Duomo di Cefalù diventa la Santa incoronata protettrice della città di Catania, con le mani volte al cielo e la veste bicolore.


Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Madonna (Abside Duomo di Cefalù)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 -
Madonna trasformata in Sant'Agata cambiando l'iconografia del mosaico originale (Abside, Duomo di Cefalù) 

Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Guglielmo II dedica la cattedrale di Monreale alla Madonna (Duomo di Monreale)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013
Guglielmo II dedica la cattedrale di Monreale alla Madonna (Duomo di Monreale) 

Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Isacco benedice Giacobbe (Duomo di Monreale)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Isacco benedice Giacobbe (Duomo di Monreale) 

Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Mosaici (Chiesa della Martorana, Palermo)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - Mosaici (Chiesa della Martorana, Palermo) 

Dolce e Gabbana - FW 2013 - incoronazione di Ruggero II (Chiesa della Martorana, Palermo)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - incoronazione di Ruggero II (Chiesa della Martorana, Palermo) 
  
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - San Gabriele Arcangelo (Chiesa della Martorana, Palermo)
Dolce e Gabbana - Fall Winter 2013 - San Gabriele Arcangelo (Chiesa della Martorana, Palermo) 
The link between Art and Fashion according to Dolce & Gabbana, assumes additional meanings if we consider the menswear fall winter 2013 collection and the spring summer 2014 collection, full of those religious symbolisms ( Christian or pagan ) which countersign Sicily as a mystical land.
The winter 2013 collection seems to be a review of the Catholic hierarchy vestments, a sort of tribute to the Fellini's fashion show in the film "Roma" ( 1972): from the simple clothes of the altar boys, you go to the embroidered lace vests, down to the stoles and the chasubles studded with precious stones, updated and revisited on shirts and tuxedos. As casual items we can find printed knitwear with votive images of the Virgin of Fatima, the Sicilian cathedrals and the Saints of the Sicilian cults, as if to recall the simplicity of the people, compared to the glories of the Church.

Il legame tra moda e arte made by Dolce&Gabbana, assume ulteriori valenze e sfumature se consideriamo le collezioni maschili autunno inverno 2013 e primavera estate 2014, intrise di quelle simbologie religiose (cristiane o pagane) che sin dagli albori contraddistinguono la Sicilia quale terra mistica.
La collezione invernale 2013 sembra una rivisitazione delle vesti ecclesiastiche di tutta la gerarchia cattolica, e quasi omaggiando il felliniano defilé nel film Roma (1972), dalle vesti semplici dei chierichetti, si passa ai rocchetti in pizzo ricamato, sino alle pianete, le casule, le stole ed i piviali tempestati di pietre preziose, abilmente rivisitati su camicie da sera e smoking. Il tutto, accompagnato da capi in maglieria stampati con immagini votive della Vergine di Fatima, delle cattedrali dell'isola e dei Santi presenti nei culti locali siciliani, quasi a ricordare la semplicità del popolo, rispetto ai fasti della Chiesa. 

Roma - 1972 - Federico Fellini


Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Chierichetti
Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Chierichetti

Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Prelati
Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Prelati

Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Madonne
Dolce e Gabbana UOMO - Fall Winter 2013 - Iconografia Madonne

For the summer 2014 collection we can see a return to the ancient mythological origins of the Magna Grecia, with references to the pagan popular cults of the South of Italy. On ivory suits there are the temple ruins of the Agrigento Valley, taken from the 18th and 19th centuries lithographs and watercolors made by the richest Northern Europeans artists and literates who were used to visit Italy for the Grand Tour. The Sicilian maps by Abraham Ortelius (1584) are re-proposed on shirts and shorts, mixed up with the profiles of ancient gods on coins and decorative friezes or with mythological episodes such as the Judgment of Paris , the apotheosis of Zeus or the triumph of Apollo, retracing the history of Civilization and of Beauty.

Per la collezione estiva 2014 invece assistiamo ad un ritorno alle antiche origini mitologiche della Magna Grecia con riferimenti ai culti pagani diffusi nel Meridione. Su giacche e completi color avorio spiccano le rovine dei templi della valle di Agrigento, immortalate tra Settecento ed Ottocento in litografie e acquerelli di colti viaggiatori nord europei che attraversavano l'Italia per il Grand Tour. Le carte geografiche di Abramo Ortelio (1584) riproposte su camicie e shorts, accompagnano i profili di arcaiche divinità su monete e fregi decorativi con episodi mitologici come il giudizio di Paride, l'apoteosi di Zeus o il trionfo di Apollo, ripercorrendo così su trame di maglieria leggera e seta frusciante la storia della civiltà e della Bellezza.


Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Tempio della Concordia Agrigento
Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Tempio della Concordia Agrigento 

Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Tempio della Concordia Agrigento
Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Tempio della Concordia Agrigento  

Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Siciliae veteris typus - Abramo Ortelio 1584
Dolce e Gabbana Uomo - Spring Summer 2014 - Siciliae veteris typus - Abramo Ortelio 1584 

If all this great mix of culture, color, folklore, costume, creativity and haute couture can't be considered as Art, then what is it?
Someone calls it demi-couture, some other prêt-a-couture, but why not just call it by its name, FASHION, and finally recognize its independent value at the same level of Art?

Se tutto questo grande mix di cultura, colore, folklore, costume, creatività ed alta sartoria non è considerabile arte, allora cosa è? 
C'è chi si ingegna a chiamarla demi-couture, chi pret-a-couture, ma perché non chiamarla semplicemente con il suo nome, MODA, e riconoscerle finalmente un valore indipendente dall'Arte, ma comunque di pari livello? 


Alessandro Masetti - The Fashion Commentator