As you know from the previous post
about Bulgari and the photos shared on Fb and Twitter,
June 15th and 16th were Les Journées Particulieres, a special
and unique occasion to visit the laboratories, cellars, factories,
historic boutiques and showrooms of the LVMH brands.
After the exciting tour in the Bulgari factory, I had the pleasure to re-visit the Emilio Pucci
archive at Villa Pucci in Granaiolo, a small village on
the hills near Empoli (Florence).
Come ben sapete dai precedenti post
sull'evento e dalle tantissime foto condivise sui profili social del blog, il 15 e 16 giugno in Europa si sono tenute Les
Journées Particulières, l'iniziativa che ha aperto le porte di
laboratori, cantine, luoghi di produzione, boutique storiche e
show-room di tutti i marchi del gruppo LVMH.
Dopo l'entusiasmante tour nei
laboratori Bulgari, ho avuto il piacere di ri-visitare l'archivio
della maison Emilio Pucci negli ambienti della Villa Pucci a
Granaiolo, una piccola frazione tra le colline nei dintorni
di Empoli (Firenze).
The visit began with BLACK LOVES
WHITE, an exhibition dedicated to a selection of dresses inspired
by the black and white contrast, one of the most important theme of
the Pucci production. Contrary to what you might think, the black
and white dresses occupy a large part of the archive, especially
after the advent of the Norwegian designer Peter Dundas, who has
created a new contemporary and cosmopolitan Pucci woman recovering
the heritage of the brand, without limiting his inspirations to the
colorful prints. The exhibition curated by the visual artist Felice Limosani and Alessandra Arezzi Boza (director of Pucci archive) highlighted the best details of the dresses thanks to a special triple mirror set beyond every mannequin, which brought the observer into several other dimensions: in the atelier where the hand-embroidered are made; on the red carpet with the contemporary divas dressed by Peter Dundas, and finally in the 50s, when the Marquis Emilio Pucci paraded around the world conquering buyers and press.
Il percorso di visita ha inizio con BLACK LOVES WHITE, una mostra dedicata ad una selezione di
abiti ispirati al contrasto bianco e nero, uno dei temi più
importanti della produzione Pucci che, al contrario di quanto si
possa pensare, occupa grande parte dell'archivio, soprattutto negli
anni più recenti con l'avvento del designer norvegese Peter
Dundas, che nonostante l'appeal contemporaneo e cosmopolita, ha
creato un forte legame con l'heritage del brand non limitandosi
banalmente alla reinterpretazione delle classiche stampe Pucci. L'allestimento curato dal visual artist Felice Limosani e da Alessandra Arezzi Boza (direttrice archivio Pucci), tramite un gioco di triplici specchi e riflessi, metteva in luce ogni minimo dettaglio degli abiti, facendoli godere a 360° in tutto il loro splendore, trasportando l'osservatore in un'altra dimensione, ad esempio, nell'atelier tra i minuziosi ricami fatti a mano; sul red carpet con le dive del nostro tempo vestite da Dundas o negli anni 50, alle sfilate in giro per il mondo nelle quali il marchese Emilio Pucci mostrava fiero la sua italianità conquistando buyer e stampa.
The tour continued in the adjacent
rooms where Polimoda students together with the skilled tailors of
the fashion house gave life to a mini haute couture collection,
showing how much painstaking work requires each piece.
Il percorso continuava nelle sale
adiacenti dove alcuni studenti del Polimoda, insieme agli abili sarti
della maison che lavorano nello stabilimento produttivo di Bologna,
erano intenti a dar vita ad una mini collezione di abiti Pucci,
mostrando al pubblico quanto lavoro certosino richieda ogni singolo
capo.
In the great hall in which are kept the
cabinets containing only a very little part of the archive, the
visual artist Felice Limosani presented a video installation
dedicated to the creative and productive process of a Pucci dress. On
an endless sequence of suspended canvas sheets were projected
kaleidoscopic animations of the classic Pucci prints. Every sheet
symbolized a single step of the process and the last sheet (in which
the images are sharp and clear) was the finished product which
couldn't exist without the other stages.
Proseguendo lungo il tour, nella
grande sala in cui sono custoditi gli armadi contenenti solo una
millesima parte dell'archivio, il visual artist Felice Limosani ha
presentato una video installazione dedicata al processo creativo e
produttivo per realizzare un capo Pucci. Su un'interminabile sequenza
di teli sospesi a mezz'aria sono proiettate le animazioni
caleidoscopiche dei classici stampati della maison: ogni telo
simboleggia una singola fase del processo creativo e produttivo, fino
ad arrivare all'ultimo telo, in cui le immagini sono nitide e chiare;
è lo stadio del prodotto finito, che però senza gli altri non
potrebbe esistere.
The tour ends in recently renovated
rooms which Laudomia Pucci has decided to dedicate to the next
generation of designers and scholars who will visit the Pucci archive
for workshops and other activities. For LJP, the room hosted the
Pucci prints department, where the prints designers, along
with a team of students, made the two designes for the limited
edition scarves for the opening of the Emilio Pucci boutiques in Rome
and Paris.
Il percorso si conclude in un altro
ambiente da poco rinnovato ed inaugurato proprio in occasione delle
Les Journées Particulières. Si tratta di un grande open space che
Laudomia Pucci ha pensato di dedicare alle future generazioni di
designer e studiosi che si avvicenderanno nell'archivio Pucci per
workshop e altre attività. Durante la due giorni di LJP è diventato
la succursale del laboratorio delle stampe, dove i designer
responsabili, insieme ad una squadra di studenti, hanno realizzato i
disegni definitivi per un'edizione speciale di foulard che saranno
venduti esclusivamente nelle boutique Emilio Pucci di Roma e Parigi.
Sketch for the scarf of the Emilio Pucci Roman boutique Piazza di Spagna |
Sketch for the scarf of the Parisian Emilio boutique in Avenue Montaigne |
As usual, the visit to the villa of
Granaiolo has been a fascinating experience that I would do every
day hoping to see the whole archive in which past and future are
mixed in the name of Italian style labeled Emilio Pucci.
Come al solito, la visita alla villa
di Granaiolo è stata un'esperienza affascinante che andrebbe rifatta
in continuazione nella speranza prima o poi di riuscire a vedere
tutti i capi dell'archivio in cui passato e futuro si mixano nel nome
dell'eccellenza italiana firmata Emilio Pucci.
Alessandro Masetti - The
Fashion Commentator
Un ringraziamento
speciale a tutto lo staff Emilio Pucci, in particolar modo a
Simona