JANE STIEG - 1967 April/May in San Francisco on a cable car (credits: Stieg family) |
Dear readers, today, for the first time, I propose you a guest post from one of my readers. She is Monica D.
Murgia (http://monicadmurgia.com)
an American girl with Sicilian origins, who often comments the photos
of The
Fashion Commentator Fb page. Sometimes she writes a post about
them adding some interesting links between art, fashion and culture.
Monica is an adjunct professor of
"fashion and textile courses" at many institutions
(recently at the Berkeley College of New York), but her passion for
fashion was born since her childhood when she used to look through an
encyclopedia volume that illustrated the history of costume.
At the moment she is into American
vintage fashion cataloging the entire Stieg collection of the Baum
School of Art in Allentown, Pennsylvania. This particular collection
of clothes belonged to Stieg Jane, an American woman married to a
wealthy engineer. Every year from 1958 to 1968 she made huge orders
of specially tailored clothes by the Utah Tailoring Mills, a fashion
house from Ogden, Utah. I highly recommend to read her
article dedicated to the collection and to this particular American
brand active until 2001.
Cari lettori, oggi per la prima
volta vi presento un guest post di una mia assidua lettrice americana
di origini siciliane, Monica D. Murgia (http://monicadmurgia.com)
che molto spesso commenta le foto della mia pagina
Fb, che a loro volta diventano spunti per alcuni post del suo
blog nei quali crea collegamenti tra arte, moda e cultura.
Monica è una giovane insegnante di
"fashion and textile courses" presso molti istituti (tra
cui di recente il Berkeley College di New York), ma la sua passione
per la moda è nata quando da piccola sfogliava le pagine
dell'enciclopedia dedicate alla storia del costume. Al momento si
occupa di moda vintage americana, sta infatti catalogando l'intera
Stieg Collection della Baum School of Art di Allentown in
Pennsylvania. La collezione di abiti appartenuti a Jane Stieg, una
donna americana sposata con un ricco ingegnere e che ogni anno dal
1958 al 1968 si faceva realizzare abiti su misura appositamente dalla
casa di moda Utah Tailoring Mills di Ogden, Utah. Per tutti gli
amanti del vintage e della moda americana consiglio vivamente di
leggere il suo articolo
dedicato alla collezione e a questo particolare brand attivo fino
al 2001.
The following text, written by Monica, refers to an image that I posted on The Fashion Commentator FB page in which I compared some vintage bags of Anna Rontani's collection, to the latest Dolce and Gabbana baroque collection. Monica has created a further connection introducing her vintage American handbag by Ollà. Enjoy reading.
Il testo che segue, scritto da
Monica, è riferito ad un'immagine
che ho pubblicato sulla pagina Fb del blog in cui paragonavo
alcune borse vintage in piccolo punto della collezione
di Anna Rontani, a quelle dell'ultima
collezione barocca di Dolce e Gabbana. Monica ha creato un
ulteriore collegamento introducendo le borse del marchio vintage
americano Ollà, di cui è entrata in possesso grazie alla sua
ulteriore attività di collezionista e venditrice di capi vintage.
The Fashion Commentator is something
that I look forward to reading every week. My family is from Sicily,
and I lived in Florence for some time. News of Italian fashion is not
always easy to get in America, so I value Alessandro’s observations
and reporting on the trends, fashion, and cultural history. His
latest article explored the exhibit on Anna Rontani’s couture
collection. A famous writer, Rontani amassed an impressive fashion
collection. Before going to auction, her garments and accessories
from 1950-1980s were on display. All of the images were dazzeling.
From Alessandro’s post, I got a real feeling of what the exhibition
was like and just how impressive Rontani’s fashion sense was.
Several pieces caught my attention.
I particularly liked Alessandro’s
connection between a vintage purse and the latest Baroque collection
by Dolce Gabbana. Along with the Miss Sicily collection, Dolce
Gabbana offers amazing tapestry bags for this fall/winter.
Ogni settimana non vedo l'ora di
leggere The Fashion Commentator. La mia famiglia è originaria della
Sicilia e ho vissuto a Firenze per un po' di tempo. Le notizie di
moda italiana non sono sempre facili da trovare qui in America,
perciò leggo le osservazioni di Alessandro e i suoi riferimenti
sulle tendenze, la moda e la storia del costume. Nel suo ultimo
articolo ha mostrato la straordinaria collezione di abiti di alta
moda dagli anni '50 agli '80 appartenuti alla scrittrice Anna Rontani
ed esposti in una mostra prima di esser battuti all'asta. Le immagini
del post sono suggestive e sembrava di essere presenti alla mostra,
ma soprattutto ho percepito a pieno il senso dello stile di Anna
Rontani.
Diversi pezzi hanno catturato la mia
attenzione; in particolare, il collegamento di Alessandro tra una
borsa vintage e la recentissima collezione barocca di Dolce Gabbana
con le sorprendenti borse Miss Sicily effetto tappezzeria per
l’autunno/inverno.
I really liked this bag, and it was on
my mind for a while. I could hardly believe my eyes when I found this
tapestry bag by Ollà. This bag is vintage, made in America in 1966.
I was able to figure this out because the original tags were still
attached to the handle. Usually, it is difficult to date an object
down to the year.
Italian design houses have superior
quality - that is part of what you can expect from the “Made in
Italy” label. This is mainly because Italian designers keep
production in the country. Vintage products that were made in
America, like this handbag, also are of very good quality. When
production is kept domestic, it allows the brand to monitor the
entire manufacturing process.
Finding this bag made me feel like I
have the best of both worlds! Italian style, but made in America;
vintage and trendy at the same time. And it was all possible because
of the great articles from The Fashion Commentator. Thanks,
Alessandro!
Questa piccola pochette mi ha colpito
molto e non potevo credere ai miei occhi quando ho trovato
quest'altra borsa stile tappezzeria di Ollà, fatta in America nel 1966.
Di solito, è difficile datare un oggetto cosi precisamente, ma è
stato possibile grazie alle etichette originali ancora attaccate al
manico.
Le case di moda italiane
hanno una qualità superiore (questo è ciò che ci si può aspettare
dall’etichetta "Made in Italy") principalmente perché i
designer italiani mantengono la produzione nel proprio paese. I
prodotti “vintage” Americani, come questa
borsa, sono simili in qualità poiché la produzione veniva mantenuta
nel paese originario e consentiva al marchio di controllare tutto il
processo produttivo.
Con questa borsa, ho
trovato il meglio dei due mondi: lo stile italiano, ma fatto in
America. Vintage e attuale allo stesso tempo. Ed è stato un
collegamento possibile grazie agli articoli di The Fashion
Commentator. Grazie, Alessandro!